Autore: Gaetano Forte 1834
«Il Duca di Roccaromana è uno dei più importanti generali napoletani, è la perfetta identificazione del prode cavaliere, bravo nelle armi, gentile e cortese in società ». Così lo descrive Lady Blessington a Napoli nel 1823 e così lo rappresenta Gaetano Forte in questo ritratto - esposto alla Mostra borbonica del 1835 e premiato con una medaglia d'oro -, nel quale il duca appare in età avanzata, con la Gran Croce del Real Ordine di San Giorgio concessagli come Capitano delle Real Guardie del Corpo di Ferdinando II.
Lucio Caracciolo Duca di Roccaromana nasce a Napoli nel 1771.
Distintosi per il coraggio e per il valore in numerose battaglie, nel gennaio del 1799 viene eletto, insieme a Girolamo Pignatelli principe di Moliterno, come difensore della nascente Repubblica napoletana. Nel 1812 partecipa alla campagna di Russia, durante la quale rimane mutilo delle dita della mano sinistra, e nel 1814-15 alle campagne d'Italia. Morto a Napoli il 2 dicembre 1836, viene sepolto in una cappella della chiesa di San Giovanni a Carbonara. In questo ritratto Gaetano Forte dà il massimo risalto alla prestanza fisica dell'ufficiale in grande uniforme, con grande cura dei particolari.
L'impostazione statica è qui animata dalla contrapposta posa delle braccia e dall'angolazione della balconata, che si affaccia da una parte sul Vesuvio durante l'eruzione del 1834, dall'altra sul Maschio Angioino, mentre sullo sfondo appare la Costiera Sorrentina. Si nota qui il rilievo puntuale della veduta, realizzata da Forte avvalendosi della sua esperienza di architetto-ingegnere; egli è, infatti, allievo di Giuseppe Cammarano al Real Istituto di Belle Arti, e contemporaneamente intraprende gli studi di architettura frequentando le lezioni di Domenico Chelli, insegnante di prospettiva nello stesso Real Istituto e scenografo del teatro San Carlo, fino a diventare nel 1840 professore onorario di architettura e più volte impegnato con incarichi importanti presso gli uffici del Catasto.
Nella Galleria dell'Accademia di Belle Arti di Napoli è conservato un ritratto dello stesso generale a mezzo busto (inv. 13), mentre al Museo di San Martino esiste lo studio del paesaggio napoletano che fa da sfondo al ritratto in esame (inv. 10726). Alle spalle si intravede la mole del Castel Nuovo sovrastata dalla guglia della cappella di Santa Barbara, che inquadra il paesaggio sullo sfondo disteso tra il mare e il Vesuvio fumante.